Il volume si propone come uno strumento aggiornato su un tema quanto mai complesso e articolato quale il campo delle arti convenzionalmente definite «minori». Come orientamento per il lettore, il dizionario - suddiviso per voci che analizzano i materiali e le tecniche di produzione - è introdotto da due prolusioni. Quella di Liana Castelfranchi, "Il ruolo delle arti minori nel Medioevo"", dedica ampio spazio al dibattito teorico relativo alla terminologia e alla fortuna critica delle arti minori. La seconda prolusione di Cinzia Piglione, ""Centri di produzione in Italia tra Rinascimento e Manierismo"", propone invece un diverso approccio al tema delle arti minori, avvalendosi in particolare degli studi confluiti nei cataloghi delle esposizioni di miniatura e oggetti d'arte degli ultimi decenni. Il testo presenta una modalità d'indagine volta a cogliere i fitti scambi che intercorrono tra le differenti tecniche artistiche scegliendo come osservatori privilegiati i più significativi centri di produzione del panorama italiano tra Quattro e Cinquecento. Le tecniche e i materiali analizzati nelle voci del dizionario sono frutto di una scelta che ha previsto la trattazione il più possibile esaustiva di un campione di arti minori, piuttosto che la definizione necessariamente sintetica di tutte le categorie di oggetti. In particolare, grazie alla disponibilità di esperti qualificati, è stato dato ampio spazio ai tessili (arazzi, ricami, tessuti) che non potevano a tutt'oggi contare su uno studio complessivo che tenesse conto sia del loro percorso storico dal Medioevo all'Età moderna, sia dell'analisi delle tecniche e del collezionismo. I restanti settori riguardano la miniatura (con particolare attenzione ai procedimenti esecutivi e alle tipologie librarie e decorative), la lavorazione dei metalli e delle pietre dure (oreficeria, smalto, incisione, sigillo, glittica e commesso), la lavorazione della ceramica (ceramica graffita, maiolica, porcellana e terraglia), la lavorazione del vetro (vetrata, vetri dorati e graffiti), l'avorio, il cuoio e la tarsia. Le voci del dizionario seguono il percorso compiuto dalle arti minori a partire dal Medioevo, attraverso la fioritura rinascimentale, fino alla grande stagione sei e settecentesca. A seconda dei campi d'indagine affrontati e del radicale mutamento o abbandono dei procedimenti esecutivi, è stata una scelta significativa degli autori includere od omettere un paragrafo dedicato ai secoli XIX e XX. Per una comprensione complessiva della trasformazione dell'oggetto d'arte in prodotto industriale, il dizionario è preceduto da una scheda ""Arte e industria: la nascita del design"" di Anna Menichella. Per favorire un'agile consultazione del testo, alla fine del volume è presente un Elenco dei lemmi con i rispettivi paragrafi. Prolusioni di Liana Castelfranchi, Cinzia Piglione."
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