Il duale è la forma grammaticale con cui in alcune lingue si designa la relazione di appartenenza reciproca tra due termini che, legati da vincoli durevoli e necessari, formano una coppia. Grazie a Wilhelm von Humboldt (1767-1835) la questione del duale diviene per la prima volta oggetto di un'approfondita analisi filologica e filosofica. Ai fenomeni della dualità tra questi, l'endiadi del maschile e del femminile, i casi di...
Nel passato l'Austria si è rivelata un "paese felice"" dal punto di vista della creatività letteraria, in quanto interprete e anticipatrice di cambiamenti epocali che non hanno riguardato solo la sfera artistica. È ancora oggi così? Quale XXI secolo si percepisce e si preannuncia nelle pagine di autrici e autori mitteleuropei sempre più partecipi di una dimensione globale? Non si tratta soltanto di analizzare la capacità...
Il volume è un'analisi dei temi e delle figure letterarie che fondano nei secoli l'unità della nazione in cammino. L'Italia nasce linguisticamente e letterariamente con Dante, battezzata dal poeta come "giardin dell'impero"" e fin dal principio trasfigurata in un'allegoria letteraria. In seguito più volte battezzata e visualizzata in figura di donna, il ""bel corpo"" petrarchesco martoriato dalle ""piaghe mortali"", di giovane...
Tramite la creazione di storie, l'uomo organizza l'esperienza di sé e del mondo, il proprio vissuto, biologico e immaginario, la propria identità. E, a volte, attinge alla bellezza, nella configurazione stilistico-simbolica del testo letterario e nella sua fruizione. In "Storie menti mondi"", l'esperienza letteraria viene indagata come fenomeno dinamico, fisiologico, emotivo e cognitivo, in relazione ai processi mentali che...
Su impulso di alcuni allievi e dell’editore, sono raccolti in questo volume alcuni recenti scritti, già apparsi in riviste scientifiche, in atti congressuali o rassegne d’incontri culturali specialistici e ora riproposti con aggiunte e ampliamenti, nei quali Marcello Zanatta propone l’esegesi di grandi temi della filosofia aristotelica e si cimenta nel confrontare basilari istanze dottrinali del pensiero antico con alcuni...
Il libro propone un suggestivo percorso nell'universo della dea che i Greci chiamavano Afrodite e i Romani Venere, alla scoperta del suo prezioso regalo, l’amore, a volte donato agli uomini grazie alle frecce del giovane Eros, in un mosaico di avventure dove la conturbante divinità non smette mai di sorridere.«Il libro ripercorre la presenza di Afrodite nella letteratura greca e latina, passando in rassegna generi diversi....
È possibile prendere il posto di qualcun altro, fino ad acquisire i tratti della sua personalità? A partire dal Tardo Medioevo, quando – a differenza del mondo antico – impostore non fu più soltanto chi assumeva il ruolo di una figura illustre, ma chi si spacciava per uno qualunque, sembra di sí. Un perfetto sconosciuto poteva prendere il posto del nostro vicino di casa o, addirittura, di nostro marito, come nella vicenda...
“Il principe per emblemi” si propone di mostrare come il discorso politico, scaturito in Italia soprattutto dal confronto e dallo scontro con la lezione machiavelliana, sia stato tradotto nel linguaggio degli emblemi e delle imprese. Singolare ibrido tra parola e immagine, questo linguaggio ha dominato l'età manieristico-barocca, piegandosi duttilmente ai più diversi impieghi, tra i quali, appunto, quello di esprimere le...
L'emancipazione e l'assimilazione hanno permesso agli ebrei di vivere davvero? Come si presentava la situazione dei nuovi "cittadini""? Qual è stato il ruolo della letteratura nella costruzione degli stereotipi e nella diffusione dei pregiudizi? Può essa rispecchiare le relazioni reciproche instauratesi tra gli ebrei e gli altri? Si delinea forse in essa un preludio al genocidio? L'esame di alcune opere letterarie francesi,...
I libri sono un'arca di Noè: galleggiano sulle onde del tempo, non affondano, ciò che sta a bordo forse si salva. Scriverli - ed è l'idea di letteratura che attraversa queste pagine - è un po' come preservare le storie dalla dispersione, proteggerle dal rischio che vadano perdute, consegnarle a chi verrà. Lo scrittore è Noè: raccoglie gli animali, li colloca nella stiva, si occupa di loro. La letteratura però non si limita...
Gli studi di diritto e letteratura, e più ampiamente quelli di Law and Humanities, hanno un'utilità pratica nella formazione continua del giurista? Il volume, attraverso gli ambiti della follia e del gioco, tenta di porre questa questione con la quale sono messi in discussione il rapporto tra diritto ed esistenza, la natura del diritto e la sua collocazione in quella 'città umana dell'imperfezione' nella quale sfuggono i termini...
Questo volume completa l'opera che per la prima volta esamina sistematicamente l'eredità biblica nella letteratura italiana. Dei sei volumi che la compongono, due sono strutturati per temi e dedicati rispettivamente alle riprese dall'Antico e dal Nuovo Testamento, mentre quattro tracciano un percorso storico-letterario dal Medioevo ai giorni nostri. Le pagine del presente volume coprono l'arco cronologico che conduce dall'età...
Il volume riunisce quarant'anni di indagini nell'ambito della letteratura quattro-cinquecentesca, con una proiezione nel primo Seicento, offrendo un quadro vario e altamente rappresentativo di quella grande stagione. La polifonia di una pratica letteraria, spesso ridotta a stereotipi, risalta nel dialogo tra latino e volgare. È il caso della prosa di maestri dell'Umanesimo o della poesia cortigiana oppure di quella libera dalle...
'Endre Ady (1877-1919) - il primo grande esponente del Novecento letterario ungherese - definì l'Ungheria una Traghettolandia bilicata sempre fra Oriente e Occidente poiché legata al mito della patria ancestrale euro-asiatica e allo stesso tempo attratta dalle raffinatezze europee. La confessione del Danubio (1907) è una sua dissacrante rêverie i cui versi contengono un'analisi impietosa della situazione geopolitica dell'Ungheria...
Il viaggio ha sempre affascinato gli scrittori. Viaggiare ha concesso ad alcuni di loro la temporanea illusione di sfuggire al tempo, alla consumazione della materia, alla morte. Per altri, invece, i cosiddetti "melanconici", numericamente più numerosi nella nostra letteratura del Novecento, il viaggio è sempre stato "qualcosa da evitare". Il viaggio, ai loro occhi, accelera il tempo della morte, è sofferenza, è una sfida...
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