Nell’inverno del 1933 Camillo Sbarbaro inizia la corrispondenza con Giovanni Descalzo, scrittore ligure ai primi passi della sua avventura letteraria: il loro ricco carteggio si estende fino al settembre del 1950, poco prima della prematura morte di Descalzo. I due amici poeti toccano una grande varietà di temi: le rispettive difficoltà materiali e famigliari, gli anni della guerra, così come le speranze e le disillusioni...
Cosa succede se un grande poeta sfoglia un libro di scuola e lo apre al vento dell'invenzione, del sogno, dello scherzo? Nascono così le "Rime scolare", una coraggiosa raccolta di versi per rimescolare scuola e poesia. I bambini giocano con gli strumenti di casa: un coperchio diventa un volante, un piattino un disco volante, un catino un castello. Anche queste rime li faranno sorridere, trasformando per un minuto lo studio di...
È lungo questa linea che nasce la poesia di Alda Merini, cioè lungo la linea del suo labile confine tra il suo mondo e quello fuori dal suo.rnrnAppendice di pareri autonomi e inediti di: Cinzia Demi, Vincenzo Guarracino, Stefano Lanuzza, Massimiliano Magnano, Angelo Maugeri, Laura Rizzo, Tommaso Romano, Mario Rondi.rn«Esistono persone con confini esili che si lasciano permeare dagli altri, e a volte escludono gli altri. È...
Le ingarrichiane (o incarrigate) sono poesiole leggermente dementi e zoppicanti, ancora oggi abbastanza diffuse nel mondo dei social. L’inventore inconsapevole fu il magistrato napoletano Ferdinando Ingarrica, che nel 1834 pubblicò le sue Cento anacreontiche, strofette di travolgente e ingenua bruttezza (La poesia è quella cosa / ch’è diversa dalla prosa / È perciò che prosa e vers / Sono generi divers), diffuse poi oralmente...
Gianroberto Scarcia, iranista e islamologo, offre qui, in quello che considera il “suo” Divān, Canzoniere – vera e propria summa della sua attività traduttoria lunga decenni – una raccolta evocativa di una produzione poetica che si snoda lungo un millennio e che, trovando nella Persia il suo grande modello culturale, abbraccia anche testi in lingue quali turco, curdo, afghano, urdu a dar conto dell’influenza della...
Non sappiamo di preciso come nasce la poesia, ma sin dai tempi più antichi i poeti e i pensatori hanno individuato tre fonti particolari: l'ispirazione, la meraviglia e l'incanto. La prima si è sempre detta divina, qualcosa che proviene da un altrove misterioso e remoto e che rende l'uomo un invasato, preda di quella che Platone chiamava mania. Più complessa è la meraviglia, fonte della filosofia secondo Platone, origine,...
Nella Costituzione italiana c'è la poesia? Luca Manduca si pone un interrogativo, che trattiene poco più di un secondo. Nella Costituzione italiana c'è la poesia. C'è ed è sbocciata dalle gesta e dalle testimonianze delle madri e dei padri della Resistenza, le cui voci sono ancora udibili alle generazioni di oggi. La Resistenza ha generato quella poesia rintracciata nell'immagine di una poetessa partigiana occupata a scrivere...
"Poesia del tempo che deraglia, della perenne attesa, dei sentieri dispersi, quella di Ferrantino, nel ritmo sincopato dei versi come nelle lacerazioni della sintassi, esprime potentemente questo senso della vita come slittamento e deriva. E il tema amoroso diventa la metafora generazionale più ampia dei progetti irrisolti, che sfuggono a ciascuno di mano, delle speranze che mettono in vicoli ciechi, della modernità che sfugge...
Nel labirinto dell'ultimo trentennio, dentro l'attuale società "liquida"", questa antologia offre un consuntivo storicamente solido collegandosi al precedente lavoro dell'autore del '98. Carlo Bo, a tal proposito, ha scritto: ""Se si facesse in ogni regione d'Italia il lavoro che Garufi ha fatto per le Marche, avremmo una storia della letteratura contemporanea più ricca e più completa"". Questa opera, oggi, rappresenta il passo...
La poesia per l'infanzia in Italia è uno studio diacronico che attraversa il '900 fino ai nostri giorni. Il volume riflette sugli aspetti epistemologici della poesia: presenta alcuni poeti della letteratura italiana, i cui testi, sebbene non intenzionalmente scritti per l'infanzia, si sono rivelati congeniali ai fanciulli; esamina la poesia del secondo dopoguerra, che opera una prima discontinuità rispetto al passato, con composizioni...
Alda Merini, a un anno dalla morte, in un libro-verità scritto con chi l'ha portata la prima volta in tv, Paolo Taggi: "era prima di molte cose. Del suo infinito successo mediale, prima di tutto. La televisione non era ancora diventata il confessionale riconosciuto di segreti coltivati fino al momento di rivelarli, il capolinea delle storie vissute per poterle raccontare". La poetessa dei navigli si racconta in due momenti della...
Benché adiacenti e cooperanti nell'anatomia umana, la mano e il braccio sono non raramente pensati e sentiti come divergenti, se non confliggenti, dalla letteratura. E, prima della letteratura, dal linguaggio stesso. Proprio le lingue che li nominano con una sola parola, rendono sensibile l'abisso che li separa, che può separarli, e che quella parola cerca di colmare, o di coprire. Intorno a questa semplice scoperta (le vere...
Nel cambiamento in atto nell'orizzonte del contemporaneo, l'immagine femminile (in arte), la voce femminile (in poesia) vengono a rappresentare l'intuizione profonda dell'esistenza rispetto allo scenario dei linguaggi. Nelle testimonianze dell'arte, l'immagine femminile diventa corpo, luce, emozione, atto indicibile, mistero della presenza, mistero dell'assenza (Modigliani, Giacometti, Balthus). La voce femminile è la voce non...
Sono le parole le protagoniste di queste pagine: parole che guizzano fra le righe come palline di un flipper, parole che si arrampicano sulle pareti di camerette colorate, parole che strisciano sui pavimenti delle aule, parole che si alzano per raggiungere le stelle, per dare vita ai sogni e voce alle emozioni. Sono le parole che abitano questo libro per trasformarlo in un tappeto volante che viaggia verso mondi fantastici, dove...
Entrato nell'esistenza di molti, il sisma che scuote e smonta L'Aquila e dintorni lascia una ferita che stenta a cicatrizzarsi. Non dà tempo neanche all'autore di fermarsi e comprendere appieno il dramma che lo abbraccia, ma non sa togliergli la lucidità per cogliere la poesia e la prosa che ogni attimo scrive sui volti delle persone e sui luoghi colpiti.
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